Responsabilità illimitata per le società srl
Responsabilità illimitata per le società srl???
Ove non lo sapessi, l’art 2476 VI comma del codice civile, così come aggiunto dall’ art. 378 del codice della crisi d’impresa dispone quanto segue: “Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale”.
L’azione può essere proposta dai creditori quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti.
Con la suddetta norma si è quindi annullata totalmente la limitazione di responsabilità, almeno per quanto riguarda gli amministratori delle società.
Se ti ricordi, prima dell’entrata in vigore della norma che sopra ti ho citato, se la società da te amministrata avesse contratto un debito con un terzo soggetto quest’ultimo, avrebbe potuto aggredire, solo ed esclusivamente la società e non quindi il tuo patrimonio personale.
Con questa riforma invece, tu amministratore di una società sarai chiamato a rispondere con il tuo patrimonio personale qualora il patrimonio della società da te amministrata (non quindi il capitale sociale) non fosse sufficiente a coprire il debito.
In buona sostanza quindi gli amministratori di una società dovranno attentamente verificare che il patrimonio della società sia sempre sufficiente a garantire il pagamento dei debiti in quanto come ti ho detto i vari creditori della società potranno aggredire il patrimonio personale degli stessi (differente dal capitale sociale).
In conclusione, se la società di cui tu sei amministratore risulta avere un capitale sociale di € 10.000,00 e la stessa ha contratto un debito con un terzo soggetto pari ad € 25.000,00, il medesimo terzo (creditore della società) sarà libero di aggredire il tuo patrimonio personale in quanto amministratore qualora la società da te amministrata non avesse somme sufficienti a coprire l’intero debito.
Probabilmente (riflessione personale) questa riforma ha avuto come finalità da una parte quella di non vedere più il fallimento della società come sanzione e quindi quella di voler “salvare” la stessa e dall’altra parte quella di poter garantire una azione in più ai creditori e soprattutto alle entrate del fisco.
Il Governo infatti si è reso conto che, nella maggior parte dei casi, dopo il fallimento, l’agenzia delle entrate non riusciva ad essere soddisfatta del proprio credito maturato nei confronti della società così come anche i creditori in quanto nella maggior parte dei casi i crediti non venivano recuperati se non in percentuali bassissime.
Ecco spiegato il motivo dell’introduzione della riforma “Responsabilità illimitata per le società Srl.”
Questa riforma entrerà in vigore a decorrere dal settembre 2021