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Amministratore di condominio: quando e come cambiarlo

Cambiamenti dell’amministratore di condominio possono generare dubbi e perplessità.

Questa guida completa ti accompagnerà passo dopo passo nella procedura, fornendoti indicazioni chiare e utili per una transizione serena e conforme alla legge.

1. Motivi per cambiare l’amministratore di condominio

Le motivazioni per un cambio di amministratore possono essere diverse:

  • Insoddisfazione: Gestione inadeguata della contabilità, scarsa manutenzione delle parti comuni, comunicazione inefficiente o mancanza di trasparenza.
  • Irregolarità: Mancato rispetto delle normative condominiali o delle scadenze fiscali.
  • Comportamenti scorretti: Mancanza di professionalità, atteggiamenti arroganti o maleducati, conflitti con i condomini.

2. Revoca dell’amministratore di condominio in carica

L’amministratore condominiale può essere revocato in qualsiasi momento, anche prima della scadenza del mandato annuale.

Non occorre una giusta causa: la revoca è assolutamente libera, nel senso che può anche essere immotivata.

In quest’ultima ipotesi, però, ti evidenzio come l’amministratore possa chiedere il risarcimento dei danni, qualora l’improvvisa rimozione dall’incarico gli abbia causato un pregiudizio economico.

In ogni caso, all’amministratore revocato anzitempo spetta sempre il compenso per l’attività svolta sino al momento della rimozione, oltre al rimborso delle spese anticipate nell’interesse della compagine.

La revoca dell’amministratore in carica può avvenire in due modalità:

  • Assemblea ordinaria: Se la revoca è all’ordine del giorno, è necessaria la maggioranza dei voti dei presenti che rappresentino almeno la metà dei millesimi.
  • Assemblea straordinaria: Deve essere convocata da almeno un sesto dei condomini che rappresentino almeno un sesto dei millesimi. La revoca richiede la maggioranza dei voti dei presenti che rappresentino almeno la metà dei millesimi.

3. Convocazione dell’assemblea

La convocazione dell’assemblea per la revoca e la nomina del nuovo amministratore spetta all’amministratore in carica.

Se l’amministratore non provvede, la convocazione può essere fatta da un minimo di due condomini che rappresentino almeno un sesto dei millesimi.

La legge non prevede forme tassative quando la richiesta di convocazione provenga dai condomini.

In tale circostanza, è sufficiente che la richiesta giunga nella sfera di conoscenza dell’amministratore.

A tal fine, l’indirizzo dell’amministratore a cui deve essere trasmessa la richiesta non coincide necessariamente con il suo domicilio, residenza o dimora, ma si può identificare:

  • con il luogo da questi comunicato contestualmente all’accettazione della nomina (art. 1129, comma 2, c.c.),
  • oppure con il suo recapito appositamente affisso sul luogo di accesso al condominio (art. 1129, comma 5, c.c.).

4. Scelta del nuovo amministratore

Il nuovo amministratore può essere un professionista esterno o un condomino.

È importante che la scelta sia ponderata e condivisa dalla maggioranza dei presenti in assemblea.

5. Delibera di nomina

L’assemblea delibera la nomina del nuovo amministratore di con a maggioranza dei voti dei presenti che rappresentino almeno la metà dei millesimi.

La delibera deve specificare:

  • Generalità del nuovo amministratore
  • Durata del mandato
  • Compenso
  • Eventuali servizi accessori

6. Subentro del nuovo amministratore

Il nuovo amministratore di condominio subentra all’amministratore uscente dopo la consegna della documentazione condominiale (contabilità, registri, atti, ecc.).

7. Adempimenti successivi

Il nuovo amministratore di condominio deve:

  • Comunicare la propria nomina all’anagrafe condominiale
  • Curare l’assicurazione del condominio
  • Aprire un conto corrente intestato al condominio
  • Redigere il bilancio consuntivo e il preventivo di spesa

8. Consigli utili

  • Informarsi: Prima di indire l’assemblea, è importante informarsi sulle normative condominiali e sulle procedure di revoca e nomina dell’amministratore.
  • Dialogare: È fondamentale cercare il dialogo con gli altri condomini per trovare un consenso comune sulla scelta del nuovo amministratore.
  • Trasparenza: È importante mantenere la massima trasparenza durante tutto il processo, condividendo con i condomini le informazioni e le decisioni prese.
  • Professionista qualificato: Scegliere un amministratore con comprovata esperienza e professionalità, iscritto all’albo degli amministratori di condominio.

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Avv. Claudio De Fenu

 

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