Figli minori – Responsabilità genitori per foto sui social
Il termine sharenting è una fusione tra le parole sharing (condivisione) e parenting (genitorialità) e indica la pratica, sempre più diffusa, di condividere online contenuti relativi ai propri figli, come foto, video, informazioni personali o aggiornamenti sulla loro crescita.
Questa tendenza riguarda soprattutto i social network come Instagram, Facebook, TikTok e YouTube, dove molti genitori documentano pubblicamente la vita dei propri figli, a volte inconsapevoli delle conseguenze a lungo termine.
Sharenting e Privacy dei figli minori
Uno degli aspetti più critici dello sharenting è la violazione potenziale della privacy del minore. Anche se i genitori esercitano la patria potestà, i figli possiedono diritti autonomi alla riservatezza e alla tutela della propria immagine, tutelati a livello europeo e nazionale.
Secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e il Codice Privacy italiano, i minori meritano una protezione rafforzata in relazione al trattamento dei dati personali.
Chi è responsabile legalmente?
I genitori o tutori legali sono considerati titolari del trattamento dei dati quando pubblicano contenuti online riguardanti i figli minori.
Pertanto, sono direttamente responsabili di:
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garantire che i contenuti non ledano la dignità o l’identità del minore;
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evitare esposizioni eccessive;
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considerare il diritto all’oblio del figlio, che potrebbe in futuro non condividere quella rappresentazione pubblica.
Rischi Concreti dello Sharenting – Privacy dei figli minori
Condividere immagini e dati dei minori può comportare rischi concreti e sottovalutati, tra cui:
1. Furto d’identità e data mining
Le informazioni possono essere sfruttate da terzi per scopi illeciti, come frodi, phishing o creazione di falsi profili digitali.
2. Uso improprio delle immagini
Contenuti innocenti possono essere manipolati o utilizzati in contesti pedopornografici da parte di soggetti malintenzionati.
3. Cyberbullismo e stigma futuro
Informazioni personali rese pubbliche possono favorire episodi di bullismo scolastico o sociale. Il minore potrebbe sentirsi esposto o stigmatizzato.
4. Conflitti familiari e legali
In caso di separazione o affidamento condiviso, uno dei genitori può opporsi alla pubblicazione delle immagini dei figli, dando origine a controversie giudiziarie.
Cosa Dice la Legge sullo Sharenting in Italia
Attualmente non esiste una normativa specifica sullo sharenting in Italia, ma diversi articoli del Codice Civile e del Codice della Privacy si applicano alla protezione dei minori. Inoltre, la giurisprudenza italiana ha stabilito che:
“La pubblicazione online di immagini di minori, anche da parte di uno solo dei genitori, richiede il consenso di entrambi” (Trib. Roma, sentenza n. 5101/2021).
Anche la Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo riconosce il diritto del minore alla protezione della propria immagine e reputazione.
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Avv. Claudio De Fenu