Cambio turno dipendente – Licenziamento
In questo breve articolo ti andrò ad evidenziare se tu dipendente, qualora la tua azienda dovesse operare un cambio turno lavorativo nei tuoi confronti, avresti il diritto di rifiutare la decisione aziendale e quando invece il tuo rifiuto sarebbe da considerare illegittimo con conseguente licenziamento.
Ebbene, è noto come il poter organizzare i turni di lavoro nell’azienda rappresenti nella maggior parte dei casi un diritto del tuo datore di lavoro.
Tutti i vari contratti collettivi nazionali del lavoro dettano infatti specifiche direttive in merito al cambio turno avendo tuttavia comunque sempre alcuni elementi in comune.
Nella progettazione dei turni di lavoro, la tua azienda ha l’obbligo di darti un termine temporale di preavviso – la legge non specifica il termine temporale di preavviso (ho motivo di ritenere che debba esserci, salvo il caso di urgenza, almeno 2 giorni di preavviso).
Detto questo, nei rapporti di lavoro e quindi nel rapporto tra te e la tua azienda, ciò che fa la differenza riguardo la legittimità di cambio turno di lavoro è la tipologia del contratto.
Infatti, se tu avessi un contratto di lavoro a tempo pieno, il datore avrebbe certamente una maggiore libertà nel determinare il cambio turno di lavoro, circostanza che invece non accadrebbe nel momento in cui tu dovessi avere un contratto di lavoro “part time” dove, la libertà del tuo datore di lavoro di cambiare il tuo turno di lavoro sarebbe molto inferiore.
Tanto premesso, il datore di lavoro, nella scelta di cambiare il tuo turno di lavoro dovrebbe sempre attenersi ai seguenti principi:
1) il principio di ragionevolezza,
2) il diritto al riposo,
3) il diritto alla sicurezza,
4) il diritto alla libertà e alla dignità umana,
5) il diritto alla salute.
Il tutto, sempre nell’ottica delle esigenze organizzative e produttive dell’impresa.
Nel caso in cui uno dei suddetti elementi non dovesse venire rispettato dal tuo datore di lavoro, tu lavoratore potresti ragionevolmente rifiutare il cambio turno di lavoro.
Detto questo, nel caso di tuo mancato rispetto dei doveri ovvero degli obblighi di obbedienza, diligenza e fedeltà, verso la tua azienda anche e soprattutto in relazione al cambiamento dei turni di lavoro, la stessa avrebbe il potere di applicare sanzioni variabili ovvero:
1) il rimprovero verbale,
2) l’ammonizione scritta,
3) la multa,
4) la sospensione della retribuzione e dal servizio,
5) il trasferimento,
6) licenziamento.
Ti evidenzio infatti come, molto spesso, il rifiuto di cambiare il turno di lavoro richiesto dall’azienda, venga configurato come “grave insubordinazione” e quindi come possa portare la tua azienda anche a prendere nei tuoi confronti il provvedimento estremo di licenziamento disciplinare.
Infatti, il licenziamento per giusta causa (“grave insubordinazione“), risulta essere integrato dalla condotta di te lavoratore che, “volontariamente e senza nessuna giustificazione”, ti sei rifiutato di eseguire le direttive della tua azienda, così, nella sostanza, contestando i poteri del tuo datore di lavoro.
Ti sottolineo infatti come, in un caso recente analizzato dalla Suprema Corte di Cassazione (Cass. Civ. Sez. Lavoro Sent. n. 2515 del 4.02.2020), un dipendente si fosse rifiutato di eseguire l’indicazione del proprio datore di lavoro (cambio turno di lavoro); richiesta giustificata da esigenze organizzative e che avrebbe determinato, solo una variazione della squadra di lavoro e del relativo capogruppo e non anche dell’orario di lavoro.
Tale rifiuto ha portato al licenziamento del dipendente confermato in tutti e 3 gradi di giudizio.
Per quanto sopra esposto il consiglio che ti posso dare è quindi sempre quello di avere un atteggiamento “attento e vigile” nei confronti della tua azienda in merito ad una richiesta di cambiamento del tuo turno di lavoro in quanto , come sopra ti ho riferito, un tuo rifiuto “ingiustificato ovvero senza addurre un valido motivo” potrebbe portare anche al tuo licenziamento per “grave insubordinazione”
Se hai necessità di chiarimenti compila pure il form contatti – quanto sopra riportato è stata infatti una sintetica quanto generale panoramica delle conseguenze in ordine al rifiuto ingiustificato di un lavoratore alla richiesta dell’azienda di cambiare il turno di lavoro dello stesso.
Ogni caso deve essere singolarmente analizzato e vi possono essere molteplici circostanze che possono modificare in qualche modo quanto scritto.